Energie rinnovabili? Il governo australiano le combatte
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Energie rinnovabili? Il governo australiano le combatte

Il primo ministro Toni Abbott vuole fermare le energie rinnovabili con una direttiva che vieta di finanziare i progetti ecosostenibili e di investire nel settore del solare e dell'eolico.

Dopo l'eolico, il governo australiano cerca di fermare anche i progetti fotovoltaici su piccola scala. Il governo guidato dal primo ministro Toni Abbott, infatti, ha come obiettivo quello di abolire la CEFC, acronimo di Clean Energy Finance Corporation.

Per questo è stata emanata una direttiva che vieta a questa organizzazione governativa nazionale che finanzia progetti ecosostenibili in tutta l'Australia, di investire nei settori del fotovoltaico e dell'eolico.

Il primo ministro australiano spiega così questa decisione: "Questo è un governo che appoggia le energie rinnovabili, ma allo stesso tempo vogliamo ridurre la pressione al rialzo sui prezzi dell'energia elettrica. Vogliamo mantenere il prezzo dell'energia più basso possibile, in linea con un settore rinnovabile forte".

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La notizia della chiusura della CEFC ha creato un'ondata di dissensi e proteste, in quanto la direttiva colpisce anche i piccoli e medi impianti solari ed eolici, finanziati dalla cosiddetta "banca verde", che poteva contare su un patrimonio di quasi 10 miliardi di dollari. La stessa cifra sarà ora destinata ai progetti legati alle tecnologie emergenti.

Contro questo provvedimento si stanno battendo John Grimes, presidente dell'Australian Solar Council, e Mark Butler, ministro dell'Ambiente. Entrambi sono convinti che questa politica sia sbagliata: "La pressione sul settore delle rinnovabili sta crescendo, mettendo a serio rischio migliaia di posti di lavoro e miliardi di dollari in investimenti. Tutto il mondo si sta muovendo verso l'utilizzo sempre maggiore delle energie verdi e il governo australiano sta facendo di tutto per andare nella direzione opposta" - ha dichiarato Butler.

Per le associazioni di categoria provare a far cadere il governo di Abbott sembra essere l'unica soluzione.

Ma il caso CEFC non è l'unica questione aperta in Australia. Rischia la chiusura anche l'ARENA, l'Australian Renewable Energy Agency, pronta a finanziare un piano di solarizzazione di grande scala per una spesa che tocca i 100 milioni di euro.

Ostacolare le energie rinnovabili significa anche mettere in crisi l'economia del Paese, se si pensa che a questa politica è strettamente legata al futuro di migliaia di posti di lavoro e migliaia di dollari di investimenti.

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