Rinascere sostenibili? Al via l’edizione 2021 del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale
Sostenibilità

Rinascere sostenibili? Al via l’edizione 2021 del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale

Qual è stato l’impatto della pandemia Covid sullo sviluppo sostenibile? A darci delle risposte, il nuovo rapporto ASviS 2020, che mostra le ricadute della pandemia sugli obiettivi definiti dall’Agenda 2030.

Come si può ripartire sostenibili dopo la pandemia? Questa è una delle domande più importanti che si pone Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, la manifestazione dedicata allo sviluppo sostenibile, che anche quest’anno si rinnova. La manifestazione percorrerà tutta la Penisola, con 15 appuntamenti in streaming da tutta Italia, fra gennaio e giugno. Tappa finale l’Università Bocconi di Milano, il 12 e il 13 ottobre 2021. Durante il salone non mancheranno approfondimenti tematici, workshop, seminari, presentazioni di libri e ricerche. ll tutto mettendo al centro organizzazioni responsabili, giovani e territori, per far sentire ogni attore partecipe di questa rinascita. A raccontare questa rinnovata transizione verso la sostenibilità è Rossella Sobrero, membro del Gruppo Promotore dell’iniziativa.

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L’intervista a Rossella Sobrero

L’arrivo della pandemia ha cambiato, talvolta inevitabilmente, ma anche dolorosamente, l’atteggiamento dei consumatori verso la sostenibilità. Possiamo dire lo stesso anche di quello delle imprese? In che modo l’emergenza ha impattato (e sta impattando) sullo sviluppo della CSR?
Il Rapporto 2020 ASviS afferma che la pandemia fa male allo sviluppo sostenibile e che le conseguenze della crisi sanitaria avranno una ricaduta negativa sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Pur condividendo questo timore sono più ottimista: per la 9° edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, partito nei giorni scorsi dalla tappa di Torino, abbiamo scelto come titolo “Rinascere sostenibili”. Per sottolineare che il percorso verso la sostenibilità è già avviato e porterà ad una vera metamorfosi.

Come pensa siano percepiti, ad oggi, gli Obiettivi 2030 dalle aziende che sono chiamate a rispettarli?
In generale la consapevolezza è decisamente cresciuta e le imprese più innovative hanno integrato valori sociali e ambientali nei loro piani strategici non per adeguarsi a leggi e regolamenti ma per rispondere a un mercato in rapida evoluzione. Un trend che non riguarda solo le grandi imprese ma anche molte PMI. Alcuni segnali sono evidenti: si produce con meno risorse, si usano energie rinnovabili, si studiano prodotti biodegradabili, riciclabili, in grado di durare nel tempo. Viene considerato con attenzione anche tutto ciò che c’è intorno al prodotto: il processo produttivo, l’impatto della logistica, la gestione della catena di fornitura.

In che modo le istituzioni nazionali e internazionali potrebbero favorire il raggiungimento degli Obiettivi 2030 coinvolgendo attivamente le imprese?
In un mondo sempre più interconnesso è molto importante l’impegno delle istituzioni internazionali e degli stati nazionali per risolvere problemi globali come il cambiamento climatico ma è fondamentale anche l’azione degli enti locali per rendere più sostenibili i territori. A livello locale è infatti sempre più importante promuovere una maggior partecipazione dei cittadini alla comunità e facilitare la collaborazione tra gli attori del territorio. Alcune amministrazioni virtuose stanno già realizzando interessanti progetti finalizzati a migliorare l’accoglienza e l’inclusione sociale, sviluppare iniziative di economia circolare, promuovere l’efficienza energetica e la gestione innovativa del sistema di raccolta dei rifiuti, favorire la mobilità sostenibile spesso ispirandosi ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Purtroppo il cambiamento non è uniforme: i tempi e gli strumenti adottati sono molto diversi e, pur con alcune esperienze positive, la situazione complessiva segna un ritardo in particolare in alcune aree del Paese.

Che scenario immagina dopo la pandemia per lo sviluppo sostenibile delle imprese?
La crisi sanitaria, economica e sociale ha messo a dura prova tutte le organizzazioni (pubbliche, private, profit, non profit) che in molti casi hanno dovuto rivedere i propri modelli, modificare alcuni processi, fare scelte alternative. Ma continuo ad essere ottimista: nonostante la situazione di incertezza sono sempre di più le imprese convinte che è necessario ripartire con il piede giusto per andare verso un futuro sostenibile.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa e conoscere le modalità di partecipazione, visitare il sito web ufficiale della manifestazione.

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