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Oggi viene pubblicato il contributo di Aicel

E-commerce: opportunità e complessità nel percorso verso la sostenibilità ambientale

Non tutti conoscono Valery Brumel, ma i più sanno che il salto in alto, all’inizio delle Olimpiadi moderne, richiedeva muscoli delle gambe possenti perché la tecnica che prevaleva era “ventrale” e in questa eccelse l’atleta russo degli anni ’50. Poi accadde qualcosa: la sabbia e i trucioli di legno su cui un tempo atterrava Brumel furono sostituiti con i moderni materassi e, da allora, tutto cambiò. Con un parallelismo, potremmo dire che l’innovazione non è il cambiamento della tecnologia - questa si evolve per ragioni proprie - ma è data dalle opportunità che si aprono grazie a soluzioni che nuove tecnologie consentono. È quindi frutto non di aspetti tecnici, ma organizzativi e culturali: sono i materassi ad aver consentito al ben più noto americano Dick Fosbury di adottare il moderno “salto di schiena” e di innalzare di parecchi centimetri il record del mondo. Secondo il recente Sustainability Report di RetailX, il 37% dei consumatori intervistati si dichiara oggi più consapevole degli effetti dell’e-commerce sull’ambiente e il 43% dice di tenere in considerazione le opzioni disponibili per ridurre l’impatto prodotto dalle consegne, con un dato ancor più elevato (60%) nella fascia d’età 18-25. L’opportunità di innovare e cogliere le differenti aspettative che prevalgono nel mercato sono tali però da richiedere, sul fronte delle aziende, una flessibilità sufficiente a cambiare i processi per affrontare il cambiamento.

 

Aicel, Associazione Italiana del Commercio Elettronico, ha raccolto osservazioni sull’ecosostenibilità da parte dei merchant associati. Uno dei dati più interessanti proviene dalla “lunga coda” di aziende che rappresenta in modo concreto l’e-commerce nella vita delle imprese italiane con non più di 20 ordini al giorno. Le risposte fornite alle diverse sfide poste da una più matura sensibilità verso i temi della sostenibilità evidenziano una certa difficoltà ad adeguarsi ai processi di cambiamento necessari. Come afferma Andrea Spedale, Presidente di Aicel, I costi che le imprese medio-piccole devono sostenere per gestire il cambiamento in tal senso sono ingenti, da rendere talvolta davvero complicato introdurre nuovi paradigmi. Sebbene nel settore sia forte l’attenzione per l’ambiente e la capacità di cogliere le opportunità che il mercato offre, ci vorrà ancora tempo perché determinati processi diventino prassi a tutti gli effetti”.

I fattori che influenzano la sostenibilità ambientale di un acquisto online sono molteplici: dimensioni degli imballaggi, utilizzo della plastica nella confezione, gestione dei resi, consegne a domicilio, disponibilità di formule di recapito “senza fretta”, supply chain con cui è organizzato il procurement. Se, ad esempio, aziende strutturate come Velasca stanno sperimentando imballaggi riutilizzabili e imprese che operano con modelli omnicanale possono offrire la consegna presso negozi e punti vendita sul territorio, è più complesso innovare per aziende per cui i volumi sono differenti e i ricavi generati dall’e-commerce sono solo uno dei canali attivati.

Secondo Fabio Iraldo, docente all’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna di Pisa, comprare online conviene in termini ambientali quando il cliente per recarsi in un negozio fisico deve percorrere una distanza superiore ai 15 km: negli altri casi, la comodità dell’acquisto da casa ha un impatto negativo per i costi di imballaggio e di consegna a domicilio, tanto più se quest’ultima è resa ancora più inefficiente da un servizio di consegna veloce che rende più complessa l’ottimizzazione dei costi di trasporto. Non è però appannaggio di tutti la possibilità di offrire dei lockers come punti di ritiro.Anche ricorrere a reti di questo tipo richiede una tensione all’innovazione che non manca in termini ideali in una struttura medio-piccola, ma si scontra con i costi legati a produrla. Fra i dati raccolti da Aicel, ad esempio, il 70% delle aziende non offre modi alternativi di consegna alla spedizione presso il domicilio dell’acquirente.” - aggiunge Andrea Boscaro del comitato scientifico Aicel e partner The Vortex - L’innovazione, anche a vantaggio delle aziende di minori dimensioni, richiede una maturazione più complessiva del sistema, tuttavia la crescente sensibilità dei consumatori per la sostenibilità degli acquisti online può produrre una competizione al rialzo a vantaggio di tutto il settore”.

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