Mobilità sostenibile: largo alla bicicletta
Sostenibilità

Mobilità sostenibile: largo alla bicicletta

Sono sempre di più i cittadini italiani che utilizzano la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi sul luogo di lavoro, a scuola o per i propri impegni, grazie anche ai numerosi servizi di bike sharing che nell’ultimo paio d’anni sono aumentati in numerose città.

Milano per esempio conta 4650 biciclette, seguita da Torino con 1300 e Brescia con 390 messe a disposizione dai Comuni per chi ne faccia richiesta con una semplice card che viene rilasciata dagli sportelli comunali.

Qual è il mezzo più sostenibile per recarsi a lavoro, ad un appuntamento, a scuola o in palestra? La bicicletta negli ultimi dieci anni sta spopolando sempre di più, non solo come sport da praticare su strada o in MTB, ma anche come mezzo da utilizzare per svincolarsi dall’utilizzo dell’automobile o dei mezzi pubblici, spesso poco efficienti e sovraffollati.

All’inizio del 2018 è stata varata la Legge Nazionale 2/2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica” dove nell’art.1 si legge che: “La presente legge ha l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per esigenze quotidiane sia per attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale […]”.

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La mobilità sostenibile ha come scopo, non solo incentivare l’utilizzo di mezzi a bassa emissione di agenti inquinanti, ma anche mettere a disposizione tutta una serie di servizi, rivolti ai cittadini, per ridurre il traffico e avere una qualità dell’aria e di vita migliore. Tra le città europee che promuovono una mobilità sostenibile e smart troviamo: Lubiana, Budapest, Helsinki, Oslo, Malmö, Amsterdam, Amburgo, Copenaghen, Ginevra.

Stando al Dodicesimo Rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile in Italia, che ha analizzato le principali 50 città italiane, è emerso come al primo posto ci sia la città di Parma seguita da Milano, Venezia, Brescia e Padova.

Parma, inoltre, è stata tra le prime città ad approvare il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums,). Quest’ultimo è uno strumento strategico della durata di 10 anni volto a soddisfare la domanda di mobilità di persone e imprese nelle aree urbane e periurbane che si prefigge come scopo quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Con l’approvazione del piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e con la partecipazione a diversi progetti europei – riporta Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma – Parma sta dimostrando di raggiungere ottimi risultati che tendono e tenderanno sempre più a farne una città smartal pari delle più moderne città europee. Il nostro obiettivo è di migliorare sempre più. Con grande soddisfazione apprendo questo riconoscimento che testimonia l’impegno della città di Parma nella diffusione dei principi di sostenibilità”.

A livello nazionale, invece, viene indetta tutti gli anni a settembre la settimana europea della mobilità, un appuntamento imperdibile per tutti coloro che, dalle amministrazioni comunali ai cittadini, fino alle aziende, si impegnano sulla strada della sostenibilità per raggiungere un’adeguata riduzione di immissioni di CO2 nell’aria e per migliorare la qualità di vita nelle città.

Per gli amanti del turismo lento e della bicicletta consigliamo una delle piste ciclabili, inaugurata lo scorso anno, più affascinanti d’Italia e d’Europa, lungo la sponda occidentale del Lago di Garda.

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