Mobilità sostenibile: introdotti i treni a idrogeno in Francia
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Mobilità sostenibile: introdotti i treni a idrogeno in Francia

La Francia cambia passo: le ferrovie statali del Paese hanno inoltrato il primo ordine di treni a idrogeno per favorire la mobilità sostenibile

Il mese di aprile ha segnato una svolta storica per la mobilità francese: le regioni di Auvergne-Rhône-Alpes, Bourgogne-Franche-Comté, Grand Est e Occitanie hanno firmato il primo ordine di treni dual mode elettrico-idrogeno. La società statale francese che si occupa delle ferrovie, Sncf, ha all’attivo due diversi accordi: un contratto con Alstom per la fornitura dei treni a idrogeno e uno con il gruppo energetico Edf per la fornitura di energia elettrica rinnovabile di durata ventennale.

Un nuovo passo verso il raggiungimento di una mobilità sempre più sostenibile, così come dichiarato dalla stessa Sncf, che ambisce a raggiungere dal 40 al 50% di energie rinnovabili nel suo consumo totale di elettricità per la trazione dei treni entro il 2025.

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L’accordo per i treni a idrogeno

L’inquinamento legato ai trasporti è un vero problema per il Paese, tanto che un report 2019 dell’HCC (Haut Council pour le Climat) ha stimato che il settore mobilità rappresenti il 31% delle emissioni francesi. Il sistema a idrogeno rappresenta dunque un passaggio epocale nella mobilità francese, con l’obiettivo di abbattere le emissioni di CO2 del comparto trasporti. I benefici di questa transizione saranno visibili per gli stessi passeggeri, ma anche e soprattutto per l’ambiente.

Sncf Voyageurs ha così effettuato un ordine con la società Alstom per la fornitura dei primi 12 treni dual mode elettrico-idrogeno (più due convogli opzionali) della gamma Coradia Polyvalent per la mobilità regionale. I treni avranno una capienza totale di 218 posti a sedere e vantano le medesime prestazioni della versione elettrico-diesel, con un'autonomia fino a 600 km su tratti di linea non elettrificata. In una seconda fase, il progetto sarà esteso anche ad altre regioni, che hanno già espresso la loro volontà ad abbracciare una transizione sostenibile della mobilità.

I treni a idrogeno possono essere considerati a "emissioni zero": questo perché questi emettono solo vapore acqueo e acqua condensata. Mixando l'idrogeno a bordo e l'ossigeno presente nell'aria, una cella a combustibile installata sul tetto produce l'energia elettrica necessaria per far muovere il treno. Inoltre, le batterie con accumulo permettono di stoccare l'energia recuperata in frenata, che viene riutilizzata durante le fasi di accelerazione. L’introduzione dei treni a idrogeno, così come l’accordo per la fornitura di energia rinnovabile “sono in linea con la volontà dell’intero gruppo di rendere il treno la soluzione definitiva per la mobilità sostenibile

La situazione in Italia

Anche l’Italia avrà i suoi treni a idrogeno. La medesima società che fornirà i treni alla Francia, Alstom, ha annunciato di aver vinto un primo contratto del valore di 160 milioni di euro in Italia per la fornitura di sei treni regionali a idrogeno per le Ferrovie Nord Milano.

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