Mobilità sostenibile: al via il bonus trasporti
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Mobilità sostenibile: al via il bonus trasporti

Mobilità sostenibile e bonus trasporti. L’agevolazione consiste nell’erogazione di un buono per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e per il trasporto ferroviario nazionale italiano, mentre in Europa si moltiplicano gli esempi di incentivi al trasporto pubblico.

Al via in Italia il bonus trasporti. Il buono, dell’importo massimo di 60 euro, è prevista dal Decreto Aiuti e può essere richiesto fino al 31 dicembre da tutti coloro che nel 2021 abbiano conseguito un reddito non superiore a 35mila euro. Per ottenerlo sarà possibile inviare la domanda, dal primo settembre in poi, sul portale dedicato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tramite Spid o Cie. Dal provvedimento sono esclusi i servizi di prima classe, executive, business e le fasce più alte del trasporto ferroviario.

Obiettivo mobilità sostenibile

Per il bonus mobilità sono stati stanziati 79 milioni di euro: oltre a rappresentare un sostegno per i cittadini che utilizzano i mezzi pubblici, dovrebbe incentivare la popolazione a rinunciare alle auto private, dando quindi il via a una forma di mobilità più sostenibile, come richiesto dall’Unione Europea. L'UE, infatti, si è impegnata a diventare a impatto climatico zero entro il 2050. A tal fine, il settore dei trasporti, che da solo causa circa un quarto delle emissioni totali di gas serra, deve subire una trasformazione per ridurre del 90% le emissioni, garantendo nel contempo soluzioni a prezzi accessibili per i cittadini.

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Incentivi al trasporto pubblico, gli esempi europei

Ecco quindi che molti Paesi e città Europei stanno adottando diverse misure di riduzione o annullamento dei costi del trasporto pubblico, per far sì che venga progressivamente ridotto l’uso dei mezzi privati. La prima grande città a proporre il trasporto pubblico sostenibile e gratuito per tutti i residenti è stata Tallinn, in Estonia, nel 2013. La sperimentazione, durata cinque anni, ha avuto ricadute positive non soltanto sul traffico ma anche sull’economia, perché ha rappresentato uno stimolo a uscire più spesso, e a consumare in misura maggiore beni e servizi locali. Visti gli ottimi risultati, la misura è quindi stata estesa all’intera nazione. Altri Paesi, via via, ne stanno seguendo l’esempio, anche a causa della guerra in Ucraina e della necessità di diminuire la dipendenza dalle importazioni di energia russa. La Spagna ha infatti stabilito che per tre mesi, da settembre a dicembre, abbonamenti e biglietti dei treni saranno gratis, per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia e avviare forme di trasporto più sostenibili. Il Lussemburgo, primo Paese al mondo, ha invece reso gratuito senza alcun limite di tempo l'intero trasporto pubblico. La nuova politica è entrata in vigore dal primo marzo 2020 e riguarda tutti gli utenti, residenti e turisti. La stessa misura verrà presa a Malta, a partire dal prossimo mese di ottobre. La Germania, invece, non ha cancellato completamente il costo dei trasporti, ma li ha resi estremamente bassi, portando i prezzi degli abbonamenti mensili per i trasporti a 9 euro al mese per giugno, luglio e agosto 2022. Una serie di misure che, se fossero adottate da tutte le Nazioni europee, contribuirebbero a rendere le città meno trafficate, meno inquinate e più vivibili.

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