MASE: presentata la proposta per gli incentivi alle comunità energetiche
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MASE: presentata la proposta per gli incentivi alle comunità energetiche

Immagine: Unsplash

Nel testo, che attende l’autorizzazione di Bruxelles, sono previsti una tariffa agevolata e incentivi fino al 40% per le piccole comunità.

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha presentato una proposta di decreto per incentivare l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili in Italia.

In quest’ottica, le comunità energetiche diventano il fulcro di una strategia volta a produrre e consumare energia da fonti pulite, risparmiando sui costi delle bollette e diventando una fonte di sviluppo economico sostenibile e di coesione sociale.

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Il decreto, rafforzata grazie alla consultazione pubblica, ed in linea con gli obiettivi del governo di decarbonizzazione entro il 2030 e di autonomia energetica, è incentrata su due misure: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. I benefici previsti comprendono la totalità delle tecnologie per la generazione energetica da fonti rinnovabili (ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse).

Gli utenti che si assoceranno in modalità di autoconsumo otterranno una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa da impianti a fonti rinnovabili. La potenza finanziabile è pari a complessivi cinque gigawatt (GW), con finanziamenti fino alla fine del 2027.

Il contributo a fondo perduto sarà limitato ai comuni sotto i cinquemila abitanti, riguarderà fino al 40% del budget investito in tecnologie per la generazione da rinnovabili e punta a realizzare una potenza complessiva di almeno due giga watt e una produzione indicativa di almeno 2.500 gigawattora ogni anno.

Le comunità dovranno individuare un'area dove realizzare l'impianto con tecnologie rinnovabili e gli utenti connessi alla stessa cabina primaria, nonché predisporre un atto costitutivo del sodalizio che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali.

il MASE comunica di aver già avviato l’iter con la Commissione Europea per ottenere l’approvazione della nuova proposta, necessaria al fine della sua entrata in vigore.

Il GSE sarà il soggetto gestore della misura e potrà verificare preliminarmente l'ammissibilità dei soggetti interessati.

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