L’IA che mostra l’impatto del cambiamento climatico sulle città
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L’IA che mostra l’impatto del cambiamento climatico sulle città

Il Mila Quebec Ai Institute ha realizzato una “mappa virtuale” per vedere come saranno trasformate le nostre città dal cambiamento climatico, tra inondazioni e smog.

Gli eventi climatici estremi sono aumentati negli ultimi anni. Dalle grandi inondazioni agli incendi, molti fenomeni considerati come “straordinari” stanno diventando sempre più “ordinari”, stravolgendo gli equilibri delle nostre città. La responsabilità di tutto questo è da ricercare nel cambiamento climatico e nel surriscaldamento globale, che renderanno questi eventi estremi sempre più frequenti. Spesso è difficile immaginare davvero come potrebbe essere il mondo “dopo” il cambiamento climatico. Per “semplificare” il compito, Mila Quebec ha lanciato il progetto This Climate Does Not Exist. Si tratta di un'esperienza virtuale basata sull'Intelligenza Artificiale, che consente agli utenti di visualizzare gli impatti ambientali (inondazioni, incendi e smog) che l’attuale crisi climatica rischia di innescare, città dopo città. Giocando con il fatto che le immagini generate dall'Intelligenza Artificiale non siano reali, il nome è stato scelto per evocare una reazione emotiva nelle persone, per favorire la comprensione della situazione e invitare all’azione.


Come funziona l’IA

Il sistema, accessibile su un apposito sito web, funziona con l’ausilio dei cosiddetti GAN, dei framework di apprendimento automatico che fanno sì che l’intelligenza artificiale possa generare nuovi contenuti. Questi modelli di intelligenza artificiale sono costituiti da due elementi: un generatore e un discriminatore, in costante competizione tra loro. Il generatore crea delle immagini il più realistiche possibile, ad esempio introducendo strade allagate, città piene di smog o case circondate dal fumo degli incendi. In altre parole, questi strumenti di visione artificiale sono in grado di creare immagini di paesaggi realistici che però non sono mai esistiti, basandosi sulla relazione tra oggetti circostanti come alberi, colline, strade o automobili. 

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Le reazioni del pubblico

Se, da una parte, l’approccio di Mila potrebbe essere percepito quasi come un “gioco”, dall’altra lancia un messaggio di sensibilizzazione importante, mostrando ciò che potrebbe accadere alla realtà così come la conosciamo. In questo caso, la funzione dell’IA non è quella di ridurre in prima linea le emissioni di CO2, ma di sensibilizzare le persone ad assumere atteggiamenti sostenibili, rafforzando la comunicazione sui cambiamenti climatici e sulla necessità di agire in questo senso. In un comunicato di Mila, è possibile leggere alcune reazioni del pubblico al progetto; prima del lancio, infatti, è stato selezionato un pubblico “test” ristretto a cui mostrare il funzionamento dell’IA. La reazione è stata forte e dirompente nelle persone, perché le immagini creano un’empatia diversa rispetto ai meri dati, che spesso vengono percepiti come “freddi” o lontani dal quotidiano. Al contrario, la natura realistica delle immagini fotografiche può aiutare a ridurre questa distanza e migliorare il coinvolgimento del pubblico. “Da un lato, mi sentivo triste perché mi ricordava l'effetto inarrestabile del cambiamento climatico dovuto agli atti umani. D'altra parte, mi sono sentito motivato ad agire il più possibile e a condividere il sito web con i miei amici per incoraggiarli ad agire e parlare di questa realtà”, ha dichiarato uno dei primi tester della piattaforma.

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