Legge SalvaMare approvata dal Senato: nuove disposizioni per il settore nautico e tessile
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Legge SalvaMare approvata dal Senato: nuove disposizioni per il settore nautico e tessile

Il disegno di legge SalvaMare, presentato dall’ex Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, è stato approvato dal Senato lo scorso 9 novembre con 220 voti favorevoli, nessun contrario e 15 astensioni. Dal momento che rispetto al testo proposto dalla Camera, sono state apportate alcune modifiche, sarà necessario un ulteriore passaggio nelle aule del Parlamento per l’approvazione definitiva.

Gli obiettivi della Legge SalvaMare

Gli obiettivi e le finalità della Legge SalvaMare sono contemplati all’articolo 1. Scopo della norma è duplice:

  • contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare,
  • sensibilizzare la collettività in merito alla diffusione di modelli comportamentali virtuosi volti alla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e alla corretta gestione dei rifiuti medesimi.

I meccanismi premiali per i comandanti dei pescherecci che raccolgono rifiuti

L’articolo 2 introduce importanti novità per la gestione nonché raccolta dei rifiuti pescati accidentalmente da parte dei comandanti dei pescherecci. Tali soggetti, difatti, non solo potranno liberamente raccogliere i rifiuti accidentalmente recuperati in mare con le proprie reti, azione che fino all’approvazione del testo in oggetto comportava la configurazione del reato trasporto illecito di rifiuti, ma ricevere anche dei meccanismi premiali che saranno individuati con decreto da parte del Mipaaf e del MiTe.

 

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La creazione di strutture di raccolta presso gli ormeggi e il ruolo dei Comuni

La norma prevede che il comandante della nave o il conducente del natante che approda in un piccolo porto non commerciale, caratterizzato solo da un traffico sporadico o scarso di imbarcazioni da diporto, dovrà conferire i rifiuti accidentalmente pescati presso gli impianti portuali di raccolta integrati nel sistema di gestione dei rifiuti comunale. Nel caso di ormeggio di un’imbarcazione presso aree non ricadenti nella competenza territoriale di un’Autorità di sistema portuale, viene stabilito che i Comuni territorialmente competenti nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani dispongano che i rifiuti accidentalmente pescati siano portati in apposite strutture di raccolta, anche temporanee, allestite in prossimità degli ormeggi. Il conferimento dei rifiuti sarà inoltre gratuito per i conferenti. L’articolo 9 statuisce inoltre che i Comuni potranno realizzare un sistema incentivante per i possessori di imbarcazione, non esercenti attività professionale, che recupereranno e conferiranno a terra i rifiuti in plastica accidentalmente pescati o volontariamente raccolti.

 

La raccolta di rifiuti e la promozione dell’economia circolare

Obiettivo della Legge SalvaMare è, tra l’altro, la promozione dell’economia circolare. L’articolo 4 prevede che entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il MiTe stabilirà criteri e modalità tali per cui i rifiuti accidentalmente pescati e i rifiuti volontariamente raccolti cesseranno di essere qualificati come rifiuti.

 

Il miglioramento della raccolta dei rifiuti nei fiumi

L’articolo 6 prevede che entro il 31 marzo 2022 il MiTe avvierà un programma sperimentale triennale di recupero delle plastiche presso i fiumi maggiormente interessati dal fenomeno attraverso la creazione di galleggianti ad hoc.

 

Le novità per il settore tessile

L’articolo 12 introduce importanti novità per il settore tessile. A decorrere dal 30 giugno 2022 qualsiasi prodotto tessile o di abbigliamento, che rilasci microfibre al lavaggio, è fabbricato, importato, distribuito, venduto o offerto in vendita in Italia a condizione che riporti nell’etichetta le seguenti indicazioni:

  1. per il prodotto tessile o di abbigliamento per il quale è consigliato il lavaggio a mano: “Questo prodotto rilascia microfibre ad ogni lavaggio contribuendo all’inquinamento da plastiche del mare. Si consiglia il lavaggio a mano per ridurre il rilascio”;

  2. b) per il prodotto tessile o di abbigliamento per il quale è consigliato il lavaggio a secco: “Questo prodotto rilascia microfibre ad ogni lavaggio contribuendo all’inquinamento da plastiche del mare. Solo lavaggio a secco”;
  3. per il prodotto tessile o di abbigliamento che non rientri nella previsione di cui alle lettere a)o b): “Questo prodotto rilascia microfibre ad ogni lavaggio contribuendo all’inquinamento da plastiche del mare”.
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