Il Programma Sperimentale per la riforestazione urbana: un nuovo polmone verde nelle città
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Il Programma Sperimentale per la riforestazione urbana: un nuovo polmone verde nelle città

Il 26 marzo il Ministero della Transizione ecologica ha annunciato sul proprio sito istituzionale che è operativo il ‘Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana’, un’importante iniziativa il cui scopo è finanziare il processo di riforestazione delle città metropolitane italiane.

Cos’è il Programma Sperimentale per la riforestazione urbana

Il Programma Sperimentale per la riforestazione urbana (di seguito il Programma) rientra nell’ambito della Strategia nazionale del verde urbano (di seguito la Strategia Nazionale), il documento programmatico presentato dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico nel 2018 e rivolto principalmente a Stato, Regioni, Città metropolitane e Comuni. La Strategia Nazionale prevede in particolare il raggiungimento di tre obiettivi e il compimento di tre azioni strategiche.

I tre obiettivi sono:

  • tutelare la biodiversità per garantire la piena funzionalità degli ecosistemi e delle Infrastrutture Verdi in una città resiliente;
  • aumentare la superficie e migliorare la funzionalità ecosistemica delle Infrastrutture verdi a scala territoriale, locale e del verde architettonico;
  • migliorare la salute e il benessere dei cittadini grazie alla rimozione degli inquinanti da parte dell’ecosistema foresta.

Quanto invece alle azioni strategiche, la Strategia Nazionale prevede che i soggetti istituzionali compiano le seguenti attività:

  • sensibilizzazione, sicurezza e educazione ambientale;
  • pianificazione e progettazione delle aree verdi in città;
  • monitoraggio della strategia.

Giova precisare in questa sede come in numerose occasioni, soprattutto nell’ultimo periodo, è stata rimarcata la necessità di attuare delle politiche improntate al green considerato non soltanto l’elevato tasso di inquinamento delle nostre città ma anche l’insorgenza di patologie sempre più gravi che oltre ad impattare sulla vita di tutti noi comportano ingenti investimenti in termini di spesa pubblica ed in particolare nel settore sanità.

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Dettagli operativi del Programma Sperimentale per la Riforestazione Urbana

Il Programma trae le proprie origini dal Decreto emesso dall’ex Ministero dell’Ambiente il 9 ottobre 2020 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 novembre 2020. In particolare, il decreto ministeriale in oggetto prevede che ciascuna città metropolitana possa presentare all’ex Ministero dell’Ambiente, ora Ministero della Transizione ecologica, fino ad un massimo di cinque proposte di progetto. Le proposte vengono valutate dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico. All’esito delle valutazioni, il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico predispone una graduatoria dei progetti e la trasmette al Ministero della Transizione ecologica a cui spetta il compito di approvare con un proprio atto la graduatoria e di darne notifica ai soggetti beneficiari.

Caratteristiche dei progetti

I progetti non possono prevedere costi complessivi superiori a 500.000 Euro (iva inclusa) e devono avere ad oggetto la messa a dimora di alberi, il reimpianto e la selvicoltura ovvero la creazione di foreste urbane e periurbane, la manutenzione successiva all'impianto. I progetti inoltre non devono essere stati oggetto di un altro finanziamento o interventi di sostegno pubblico.

Requisiti di ammissibilità dei progetti

Affinché i progetti siano ammessi, è necessario che venga prodotta la seguente documentazione:

  • lo sviluppo di un progetto definitivo;
  • la descrizione delle aree destinate ad ospitare le piantagioni;
  • la descrizione qualitativa e quantitativa delle azioni attuative dell’intervento;
  • una documentata descrizione del collegamento tra la fitocenosi di progetto e la dinamica vegetazionale locale;
  • una stima della capacità delle specie botaniche utilizzate in termini di assorbimento e stoccaggio di anidride carbonica e di rimozione degli inquinanti;
  • una descrizione delle lavorazioni del suolo che dovranno essere effettuate per la messa a dimore delle specie da utilizzare;
  • una descrizione delle eventuali opere infrastrutturali necessarie;
  • una descrizione delle eventuali opere accessorie connesse al progetto (quali ad esempio cartellonistica, arredo);
  • una stima dei benefici ambientali attesi in termini di cattura e stoccaggio di anidride carbonica e rimozione degli inquinanti atmosferici;
  • un dettagliato piano di gestione e manutenzione delle nuove aree verdi per almeno sette anni successivi alla realizzazione degli impianti;
  • un piano di monitoraggio annuale per verificare i risultati del progetto.

Ai fini dell'ammissibilità dei progetti è essenziale che la superficie minima da destinare all'intervento sia di almeno tre ettari, anche non contigui, purché strutturalmente e funzionalmente integrati in un progetto unitario. La città metropolitana dovrà inoltre produrre una dichiarazione con cui attesti la coerenza dell’intervento con la pianificazione urbanistico-territoriale   e   paesistica   dell'area   interessata dallo stesso. Sia il decreto ministeriale istitutivo del Programma che il comunicato pubblicato sul sito istituzionale del Ministero rimarcano come verrà data priorità ai progetti presentati dai territori delle città metropolitane ricompresi nelle zone interessate da procedure di infrazione in materia di qualità dell’aria.

Il finanziamento dei progetti

Per l’anno 2021 sono stati stanziati circa 18 miliardi di Euro. Il finanziamento ai progetti selezionati verrà erogato secondo le seguenti modalità:

  • il 20% a titolo di anticipo a seguito della comunicazione di avvio dei lavori;
  • il 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite, soltanto previa presentazione di specifici documenti attestanti la contabilità, la fatturazione, la relazione di sintesi, nonché la documentazione fotografica;
  • il 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate, con allegata contabilità, fatturazione, documentazione fotografica, copia dei certificati di provenienza delle specie vegetali.

Gli interventi dovranno iniziare in ogni caso entro 120 giorni dalla data di comunicazione di ammissione al finanziamento.

Termine per presentare le domande

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è stato fissato alle ore 12.00 del 20 luglio 2021.

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