Foreste del mondo contro il riscaldamento globale: il report della Fao
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Foreste del mondo contro il riscaldamento globale: il report della Fao

Le foreste del mondo come chiave di volta nella lotta per l'emergenza ambientale. I dati del rapporto sullo Stato delle Foreste del Mondo 2022 parlano chiaro: per tagliare le emissioni e guadagnare punti reali sulla strada della resilienza occorre fermare la deforestazione, ripristinare il suolo e i terreni degradati e utilizzare le foreste in modo sostenibile.

Il rapporto FAO

L'edizione 2022 di The State of the World Forests (SOFO), presentata in occasione del XV Congresso Mondiale delle Foreste di Seul "Costruire un futuro verde, sano e resiliente con le foreste" (2-6 maggio 2022), fa seguito alla Dichiarazione dei leader di Glasgow sulle foreste e l'uso del suolo- firmata a novembre 2021- e all'impegno di 140 paesi a eliminarne la perdita entro il 2030, promuovendo il ripristino e la silvicoltura sostenibile. Dopo aver analizzato lo stato attuale dei boschi del mondo e quantificato le perdite legate scelte economiche e politiche decisamente poco tutelanti, il documento esplora il potenziale di tre percorsi forestali che, se portati avanti con strategia e coerenza, possono fare la differenza e contribuire ad affrontare le molteplici crisi planetarie attualmente in corso, tra cui la perdita di biodiversità e la lotta al surriscaldamento globale.

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Foreste poco tutelate: il bilancio delle perdite

Dal bilancio contenuto all'interno del rapporto emergono dati allarmanti: 420 milioni di ettari – ovvero un ottavo dei 4,6 miliardi di ettari coperti da foreste nel mondo intero- sono scomparsi in seguito a politiche di disboscamento, messe in atto soprattutto nelle aree tropicali. In Europa e in alcune parti dell'Asia, al contrario, si registra un fenomeno di rimboschimento, spontaneo o guidato: solo nel 2020, il 7% della mappatura forestale del Pianeta era rappresentato dai 294 milioni di ettari di foreste piantate ex-novo.

Tre percorsi salva-foreste

I tre percorsi, correlati e interdipendenti, si traducono in altrettanti obiettivi:

  • l'arresto della deforestazione e il mantenimento delle foreste;
  • il ripristino di terreni degradati e l'espansione dell'agroforestazione;
  • l'utilizzo sostenibile del patrimonio forestale, costruendo catene di valore ecologiche.

.Costruito a partire dall'urgenza della sfida, il rapporto presenta prove sulla fattibilità e il valore di tali percorsi, delineando i passi da compiere per portarli a termine.

L'arresto della deforestazione, in particolare, potrebbe tagliare le emissioni di anidride carbonica di -3,6 miliardi di tonnellate, ovvero circa il 14% di quanto sarebbe necessario per contenere e limitare il global warming al di sotto della linea rossa di -1,5 gradi entro il 2030. "Le foreste sono i nostri partner chiave per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030: tra cui la lotta alla desertificazione, il raggiungimento della sicurezza alimentare e il miglioramento dei mezzi di sussistenza, nonché gli obiettivi forestali globali", ha affermato Qu Dongyu- direttore generale della Fao- durante la cerimonia di apertura del Congresso Mondiale di Seul. "[...]I leader globali devono ascoltare il messaggio che le foreste e gli alberi sono vitali per la ripresa verde e la costruzione di economie e società più resilienti”

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