Wheatfield, un campo di grano immerso nello skyline milanese
Sostenibilità

Wheatfield, un campo di grano immerso nello skyline milanese

Land art per Expo 2015: la cura della terra nel cuore della città. Grande successo per la semina simbolica dell'installazione di Agnes Denes.

"Un'opera d'arte ambientale di 5 ettari, uno straordinario campo di grano all'interno dell'area di Porta Nuova". Questa la descrizione di Wheatfield, l'opera di land art ai piedi dello skyline milanese e al centro del progetto "MiColtivo. The Green Circle" dedicato all'agricoltura urbana, che rientra nel palinsesto di iniziative dedicate al Porta Nuova Smart Community, promosso da Fondazione Riccardo Catella per il 2015.

Alcuni elementi colpiscono subito per il loro inusuale abbinamento: opera a carattere ambientale e grattacieli. Strana accoppiata, ma sembra essere stata molto gradita dai milanesi, che si sono presentati a migliaia – bambini, famiglie, residenti, passanti e gruppi della comunità – per partecipare alla semina simbolica di sabato 28 Febbraio.
Un barattolo in materiale ecologico, un pugno di semi e un bastone di legno per scavare un piccolo buco nel terreno smosso, questo il kit che ognuno ha ricevuto per dare il proprio personale contributo alla realizzazione di quest'opera.

L'idea è dell'artista americana Agnes Denes che, in vista di Expo 2015, ha voluto riproporre l'installazione temporanea già messa in atto dall'artista a Battery Park, a New York, nel 1982.

La spinta creativa alla base di quest'opera a carattere ambientale rispecchia il ruolo che, secondo Agnes Denes, l'artista dovrebbe ricoprire, oggi e nel futuro, ossia quello di "creare un'arte che vada oltre la decorazione, l'oggetto e il suo uso politico; un'arte che metta in discussione lo status quo e le infinite contraddizioni che accettiamo e approviamo. Un'arte che inneschi e ravvivi il pensiero".

 

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Dare vita ad un campo di grano in un contesto urbano diventa così un modo per sollecitare tutti a dare la giusta importanza alla terra, fonte di vita, rimanendo perfettamente in linea con il tema di Expo: Nutrire il pianeta, energia per la vita. L'obiettivo è di riportare l'attenzione su alcuni valori spesso trascurati, come la condivisione del cibo e dell'energia, la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità.

Rispetto al 1982, però, si pensa più in grande: a Battery Park il campo misurava un solo ettaro, tra il Bosco Verticale e Palazzo Lombardia, invece, di ettari ve ne sono ben cinque. Per rendersi conto della spettacolarità di questo evento basti pensare ai dati numerici: 15500 metri cubi di terra da coltivo, 1250 chili di sementi di grano della tipologia Odisseo e 5000 chili di concime.

Il progetto ha preso poi piede grazie al lavoro congiunto di Fondazione Trussardi, Fondazione Catella e Confagricoltura, quest'ultima in particolare seguirà tutti gli aspetti tecnici della coltivazione, dall'aratura, alla sarchiatura, alla mietitura.

Non mancherà il coinvolgimento dei cittadini anche nelle successive fasi: il secondo appuntamento sarà sabato 11 aprile, quando il campo di grano verrà ufficialmente aperto al pubblico in occasione di Miart 2015 – fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea di Milano. Da quel momento l'area sarà accessibile ai cittadini, che potranno attraversare il campo di grano osservandone da vicino la crescita e la maturazione.

Infine, l'appuntamento collettivo più coinvolgente sarà quello dedicato alla mietitura, prevista per la metà di luglio, durante la quale cittadini e turisti di tutto il mondo, riuniti a Milano per Expo, "saranno coinvolti in quel lavoro che facevano i loro antenati", ha spiegato Guido Folonari di Confagricoltura.

A novembre Wheatfield lascerà poi il posto al parco pubblico "La Biblioteca degli Alberi", che sorgerà tra via M. Gioia, Via De Castillia e Via Sassetti.

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