Emilia-Romagna, approvata la legge sulle comunità energetiche
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Emilia-Romagna, approvata la legge sulle comunità energetiche

L'Emilia-Romagna approva una legge sulle comunità energetiche. Ma cosa significa nel dettaglio questa espressione e quali esempi virtuosi sono presenti sul territorio? 

Prove di maturità per le comunità energetiche presenti e in fieri sul territorio dell'Emilia Romagna. A legittimarne, regolarne e incentivarne la creazione, una legge “sulle comunità energetiche e l'autoconsumo collettivo di energia rinnovabile”, che la Regione ha recentemente approvato all'unanimità in Assemblea legislativa. È giunto, così, al termine l’iter avviato con una proposta di legge della Giunta regionale, poi integrata con ulteriori progetti, finalizzata a sostenere lo sviluppo delle CER (comunità energetiche rinnovabili) e dell’autoconsumo collettivo, al fine di contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e ridurre le emissioni climalteranti. 

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Identikit delle comunità energetiche rinnovabili

Le comunità energetiche rinnovabili (REC) sono nuove configurazioni all’interno del sistema elettrico europeo. Soggetti giuridici a tutti gli effetti, si basano sulla partecipazione volontaria di imprese, persone fisiche o amministrazioni comunali, che si pongono l'obiettivo di creare benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità attraverso la produzione di energia collettiva da fonti rinnovabili. Si tratta di entità autonome basate su un sistema “a rete”, che attua una condivisione dell’energia tra i diversi partecipanti. In questo modo, i consumatori assumono un ruolo attivo nella produzione di energia da fonti rinnovabili diventando prosumer, partecipando alla produzione e distribuzione dell’energia. Intento primario delle REC è fornire vantaggi ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi azionisti e ai membri delle aree locali in cui opera.

Emilia Romagna, la nuova legge regionale

La legge approvata in Emilia Romagna individua le azioni e le misure di sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche. Prevede, infatti, l’erogazione di contributi e strumenti finanziari che accompagnino le comunità dalla costituzione e progettazione, fino all’acquisto e alla installazione degli impianti di produzione e accumulo. Al fine di promuovere informazione e consapevolezza sul territorio, sono inoltre in programma:

  •  iniziative di comunicazione e partecipazione dei cittadini sui temi dell’energia rinnovabile, dell’autoconsumo e della condivisione dell’energia, in collaborazione con le agenzie per l’energia;
  • momenti di formazione delle professionalità coinvolte;
  • accordi con i Comuni e con l’Anci Emilia-Romagna, orientati alla diffusione e condivisione di know how e buone pratiche in atto;
  • l'istituzione di sportelli informativi, che vadano a supportare e potenziare gli sportelli territoriali energia.

Accanto al primo stanziamento inserito in legge di 200mila euro per il 2022 e 150mila per il 2023, per attuare il piano la Regione ha previsto di utilizzare le nuove risorse comunitarie, destinando almeno 12 milioni di euro del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), da affiancare alle risorse previste dal Pnrr. 

Scandiano e altri esempi virtuosi

Pioniere in Emilia Romagna e acceleratore della legge è stato Scandiano (RE), dove- grazie alla collaborazione con Enea e Università di Bologna- la comunità energetica locale ha realizzato un progetto per un condominio di 48 abitazioni, che produce da sé l’energia elettrica di cui ha bisogno, accumulandone l'eccedenza per alimentare una flotta di automobili elettriche. Si tratta di un'iniziativa che la Regione intende replicare su larga scala, forte del fatto che sono già attive sul territorio diverse sperimentazioni: a Imola, in particolare, un gruppo di imprese produce collettivamente e consuma energia generata da fonti rinnovabili, mentre a Bologna si lavora a Geco, un progetto per sviluppare la produzione sostenibile di energia. Una grande opportunità, per l'Emilia Romagna, di incrementare la produzione, l’utilizzo e l’accumulo delle energie rinnovabili, valorizzando d'altro canto azioni concrete di coesione sociale e supporto al territorio.

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