Eye on Earth Summit 2015, le sfide globali da superare
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Eye on Earth Summit 2015, le sfide globali da superare

Si è appena concluso ad Abu Dhabi 'Eye on Earth Summit 2015', conferenza globale dove sono state discusse le principali azioni da mettere in atto per la tutela dell’ambiente, partendo anche da una maggiore trasparenza e condivisione dei dati.
 
Dal 6 all’8 Ottobre ad Abu Dhabi si è svolto il congresso internazionale Eye on Earth Summit. L'obiettivo dell'evento è riassumibile con il motto “ Convene, converge, collaborat e”, ovvero: convocare leader internazionali, convergere il consenso generale su aree di interesse ambientale e infine collaborare per rafforzare iniziative esistenti a sostegno della difesa del Pianeta.
 
Il summit è stato organizzato da Eye on Earth, movimento internazionale il cui scopo è quello di migliorare l’accessibilità e la condivisione di dati economici, sociali ed ambientali, per informare al meglio i decision-makers sulle azioni da intraprendere per un futuro più sostenibile.
Infatti, spesso gli esponenti politici e governativi  non possiedono i dati fondamentali sullo stato delle risorse mondiali, nonostante la disponibilità odierna di innovazioni tecnologiche e scientifiche.
 
La seconda edizione dell’ Eye on Earth Summit è iniziata il 6 Ottobre, con la presenza di numerose associazioni internazionali: Environment Agency - Abu Dhabi (EAD), Abu Dhabi Global Environmental Data Initiative (AGEDI), United Nations Environment Programme (UNEP), Group on Earth Observations (GEO), International Union for Conservation of Nature (IUCN) e il  World Resources Institute (WRI). Queste realtà globali hanno posto al centro dell’attenzione l’urgenza di adottare una cultura improntata alla collaborazione internazionale per trovare soluzioni condivisibili in modo da rendere i dati economici, sociali ed ambientali maggiormente accessibili e disponibili a tutti.
 
 
Le decisioni di quest’anno sulle azioni internazionali per lo sviluppo sostenibile hanno portato all’attenzione la necessità di maggiore trasparenza, puntualità ed accuratezza delle informazioni sullo stato delle risorse mondiali.  Questi accordi si trovano in una situazione particolarmente delicata, ed Eye on Earth aiuterà ad accelerarne trasformazione” ha dichiarato H.E. Razan Khalifa Al Mubarak, segretario generale di EAD.
 
Numerosi e incoraggianti  i dati relativi alle serie di operazioni messe in atto quest’ultimo anno: nel marzo 2015, l’Unione Europea ha accettato il Sendai Framework for Disaster Risk Reduction Accordo Internazionale per la Riduzione del Rischio da Disastri, mentre a Dicembre 2015 si terrà la Paris Climate Conference (COP21), il cui scopo è di conseguire un accordo universale e legalmente vincolante per mantenere sotto controllo i cambiamenti climatici.
 
Dall’anno della sua fondazione nel 2011, Eye on Earth ha visto prosperare la propria influenza. Le iniziative realizzate per diffondere la missione dell'associazione in Europa hanno chiamato a raccolta più di 650.500 persone tra scienziati, ufficiali governativi, accademici, associazioni non profit e semplici cittadini, che hanno esaminato progetti su data analytics e sistemi di supporto per lo sviluppo sostenibile. Durante il summit di tre giorni, i delegati hanno lavorato assieme con l’obiettivo di raggiungere consensi su diversi risultati, dare vita a nuove collaborazioni e definire linee guida per l’implementazione della  data governance.
 
Le buone decisioni iniziano con dati significativi, ma spesso i decision makers non possiedono i mezzi per far uso delle crescenti quantità di informazioni disponibili” ha dichiarato Janet Ranganathan, Vice Presidente per la Scienza e la Ricerca al World Resources Institute. “ Il summit di Eye on Earth vuole stimolare l'introduzione di innovazioni ne modo in cui le persone usano, raccolgono e condividono i dati, per poter raggiungere e magari superare gli obiettivi che ci siamo posti a livello mondiale. Tramite Eye on Earth possiamo aiutare la connessione tra  governi, imprese, cittadini e i dati di cui hanno bisogno per mettere in atto migliori decisioni”
 

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