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Lo scorso 17 settembre a Milano, si è tenuta la prima edizione italiana di Women in Business and Society. Superare i confini, con l’obiettivo di presentare al pubblico nuove prospettive su questioni di attualità per l’Europa, grazie anche al coinvolgimento di donne leader nei loro settori e alla partnership con Eni e Deutsche Bank.
L’evento fa parte di Women in Business, il ciclo di conferenze internazionali nato su iniziativa di Deutsche Bank nel 1995 a New York, che si è poi diffuso in tutto il mondo: da Francoforte, Londra, Singapore e Sydney fino a Milano, diventando oggi un appuntamento annuale molto atteso.
“Superare i confini” significa andare oltre i limiti geografi ci e gli stereotipi sociali e culturali, per elaborare modelli di sviluppo innovativi e sostenibili, attraverso il dialogo fra le persone e le discipline. Da uno scambio di idee, che valorizza le diversità, potrà emergere un insegnamento per il presente e per il futuro dell’Europa.
L’evento, moderato da Monica Maggioni – Direttore RAI News 24 – ha previsto due momenti di riflessione: nella prima parte dell’incontro sono intervenuti Esperança Bias, Ministro delle Risorse Minerarie del Mozambico, Leymah Gbowee, Premio Nobel per la Pace 2011 e Paolo Scaroni, Amministratore Delegato di Eni. Nella seconda parte invece si è svolto un confronto sull’Europa e su una sua possibile crescita sostenibile dove sono intervenuti: Ilaria Capua, virologa e ricercatrice, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate IZSV; Suor Giuliana Galli, Membro del Consiglio Generale Compagnia di San Paolo; Lucrezia Reichlin, Professore Ordinario e Direttore del Dipartimento di Economia della London Business School; Paola Severino, Professore di Diritto Penale, Avvocato e già Ministro della Giustizia; Veronica Squinzi, Responsabile Internazionalizzazione e Sviluppo del Gruppo Mapei e Flavio Valeri, Amministratore Delegato di Deutsche Bank Italia.
La logica di queste conferenze è arricchire il dibattito internazionale attraverso il punto di vista e l’esperienza diretta di donne che ne sono protagoniste, anche tramite il confronto con una prospettiva maschile. Le importanti figure femminili, chiamate a dare la loro testimonianza, “non parlano di donne tra donne” ma si confrontano su temi economici di grande attualità portando la specificità e la ricchezza della diversità.
A questo taglio particolarmente innovativo, Eni ha aggiunto un altro tipo di prospettiva e di diversità, ovvero quella del continente africano, chiamato a raccontare le dinamiche della propria crescita.
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