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Nel giorno del settantesimo anniversario, l’Ente previdenziale dei geometri conferma la solidità finanziaria e rilancia sul fronte della sostenibilità e del welfare.
Una ricorrenza che coincide con una conferma di solidità e visione strategica. Il 26 novembre 2025, la Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri liberi professionisti ha approvato il Bilancio di Previsione 2026, chiudendo la seduta con un avanzo atteso di 177,4 milioni di euro e ricavi contributivi pari a 826,1 milioni. Un risultato che, pur segnando una fisiologica flessione rispetto all’anno precedente, testimonia la continuità di una gestione prudente, attenta all’equilibrio economico e orientata alla sostenibilità.
Il documento previsionale, presentato dalla dottoressa Ermelinda Insogna e approvato dal Comitato dei Delegati presieduto da Diego Buono, descrive un quadro finanziario articolato: 877,5 milioni di euro di valore della produzione, a fronte di costi per 732,1 milioni, con una differenza positiva di 145,4 milioni. Crescono in modo controllato le uscite per pensioni (620 milioni) e assistenza (17 milioni), segno di un impegno crescente verso la tutela degli iscritti. Una dinamica sostenuta anche dal rinnovo delle coperture sanitarie e dalla valorizzazione dei fondi per provvidenze straordinarie.
A emergere con forza è la componente strategica degli investimenti, che nel 2026 supereranno i 442 milioni di euro. Di questi, oltre 434 milioni saranno destinati al comparto mobiliare, privilegiando fondi, obbligazioni e strumenti diversificati, in linea con il modello ALM (Asset Liability Management). Un approccio che coniuga stabilità e performance, con una quota selettiva dedicata anche all’immobiliare, pari a 8,2 milioni, tra nuove acquisizioni e interventi di valorizzazione patrimoniale. Nonostante la contrazione del numero degli iscritti – stimati in 70.500 – e la lieve revisione dei contributi minimi (+0,8%), il bilancio si fonda su basi solide, con una crescita degli introiti da interessi, oneri accessori e recuperi contributivi. Sul piano gestionale, il personale rappresenta una voce in evoluzione, con 12,4 milioni di euro di costi legati al turnover, agli scatti di carriera e al rinnovo contrattuale.
Il Presidente Diego Buono ha definito il bilancio “un atto di responsabilità e visione”, capace di coniugare sostenibilità economica, tutela degli iscritti e ambizione progettuale in un contesto macroeconomico incerto. La celebrazione dei 70 anni della Cassa non è solo un momento simbolico, ma diventa il volano per rafforzare una strategia lungimirante, che guarda all’innovazione del sistema previdenziale e all’ampliamento del welfare di categoria. Fondata nel 1955 e privatizzata nel 1995, la Cassa Geometri rappresenta oggi circa 75.000 professionisti attivi nei settori delle costruzioni, dell’ambiente e del territorio. Con la sua rete di servizi previdenziali e assistenziali, continua a essere un pilastro dell’equilibrio tra professionalità tecnica e sicurezza sociale, in un’Italia che evolve anche grazie al contributo della categoria dei geometri.
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