AI e Marketing Automation nel B2B: insight e direzioni dalla terza sessione tematica della B2B Marketing Conference 2025
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AI e Marketing Automation nel B2B: insight e direzioni dalla terza sessione tematica della B2B Marketing Conference 2025

AI e Marketing Automation nel B2B: insight e direzioni dalla terza sessione tematica della B2B Marketing Conference 2025

Nel panorama B2B, l’innovazione corre veloce. La terza sessione tematica della B2B Marketing Conference 2025 dedicata ad AI e Marketing Automation nella Customer Experience ha mostrato un dato evidente: l’Intelligenza Artificiale è già un asset strategico, non un esercizio teorico. Oggi, personalizzazione, efficienza e insight predittivi non sono più promesse futuristiche, ma leve concrete per migliorare relazioni e processi.

Dati, AI e nuove forme di relazione

Il primo messaggio chiave è semplice: senza dati puliti e integrati, l’AI non porta valore. Ma quando i dati lavorano in sinergia con i modelli intelligenti, la Customer Experience cambia forma. Nel B2B questo significa anticipare bisogni, orchestrare contenuti pertinenti e costruire percorsi davvero centrati sull'interlocutore, superando logiche di marketing “a pioggia” e avvicinandosi a esperienze su misura.

Dalle ricerche agli use case: cosa funziona davvero

Durante la sessione, i contributi sono stati concreti. La ricerca di Ipsos Doxa ha evidenziato come l’AI stia trasformando il modo in cui le aziende leggono il mercato e prendono decisioni. Professionisti come Fabio Lalli e Paolo Guaitani hanno mostrato approcci operativi all’adozione dell’AI, mentre Marta Valenti ha illustrato come costruire target intelligenti e segmentazioni più accurate. Infine, Carlo Caporizzi ha portato esempi di personalizzazione della product experience. Un filo conduttore attraversa tutti gli interventi: serve un’integrazione reale tra tecnologia, processi e cultura. 

Assistenti virtuali: la nuova front line del B2B e le sinergie uomo-macchina

Tra gli scenari più promettenti c’è l’utilizzo di piattaforme basate su AI Agent per gestione clienti ed engagement. Non più semplici chatbot, ma assistenti capaci di apprendere, suggerire azioni e alleggerire i team da attività ripetitive.E qui arriva la parte più interessante: l’AI non sostituisce il lavoro umano, ma lo amplifica. Libera tempo, ottimizza risorse e permette ai professionisti di concentrarsi su creatività, strategia e relazione.

Sfide e nodi ancora da sciogliere

Ovviamente, non tutto è immediato. Le aziende devono affrontare nodi importanti come la qualità dei dati, il cambiamento culturale interno e la scelta di soluzioni tecnologiche davvero scalabili. È un percorso, non un interruttore.E proprio per questo servono visione, formazione e la capacità di sperimentare — qualità che, a ben vedere, rispecchiano il mindset delle nuove generazioni: rapido, curioso, digitale. Quindi, la sensazione forte emersa dalla sessione è che l’AI sia diventata un elemento strutturale della Customer Experience B2B. La tecnologia c’è, le best practice anche: ora tocca alle aziende trasformare potenzialità in valore. Il futuro non va aspettato: va progettato, un dato alla volta e con una strategia che unisca competenza, sostenibilità digitale e un pizzico di audacia.

Articolo e immagine di Sara Pirandello

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