Una nuova bussola per la cultura europea
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Una nuova bussola per la cultura europea

La nuova strategia della Commissione Europea mette la cultura al centro della transizione sociale, ecologica e digitale

Consolidare la cultura come forza trasversale per la coesione sociale, l’innovazione sostenibile e la resilienza democratica. È questo l’obiettivo dichiarato della nuova strategia “Culture Compass for Europe”, presentata dalla Commissione Europea il 12 novembre 2025. Un piano organico che guarda alla cultura non più come settore isolato, ma come leva strutturale per affrontare le transizioni verde, digitale e sociale che l’Unione si trova ad affrontare. Il documento, pubblicato nel quadro del programma Europa Creativa e della cooperazione culturale europea, propone un cambio di paradigma: valorizzare il ruolo degli ecosistemi culturali come infrastruttura fondamentale per costruire un’Europa più inclusiva, competitiva e sostenibile. A guidare questa visione sono quattro direzioni strategiche: rafforzare i diritti culturali e i valori democratici europei, migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del settore, integrare la cultura nelle politiche di resilienza e competitività, e potenziare la dimensione internazionale della cooperazione culturale.

Tra le novità operative, spiccano alcune iniziative chiave: una Carta europea per gli artisti, un Hub europeo dei dati culturali, una rete di giovani ambasciatori culturali e un’agenda specifica sull’intelligenza artificiale per il settore creativo. Strumenti pensati per rispondere concretamente a fragilità note, come la precarietà lavorativa, la scarsità di dati affidabili sul settore e le disuguaglianze nell’accesso alla cultura. Il piano evidenzia inoltre il contributo che la cultura può offrire alla transizione ecologica. La Commissione riconosce che il patrimonio culturale materiale e immateriale può stimolare modelli di sviluppo rigenerativi, promuovere la cittadinanza climatica e attivare forme di economia circolare nei territori. Il legame tra cultura e sostenibilità ambientale viene così formalmente inscritto nelle politiche europee, aprendo nuove possibilità per sinergie con il Green Deal, il New European Bauhaus e le strategie urbane integrate.

In questo contesto, l’Italia – con il suo patrimonio diffuso, la creatività delle imprese culturali e le molte esperienze locali di innovazione sociale – si trova in una posizione privilegiata per interpretare e attuare la strategia europea. Tuttavia, per cogliere appieno questa opportunità, sarà necessario rafforzare la governance multilivello tra istituzioni, territori e società civile, investire nella formazione green e digitale degli operatori culturali, e valorizzare il ruolo dei giovani nella trasformazione culturale. La cultura, afferma la Commissione, non è più un accessorio, ma un’infrastruttura strategica per il futuro dell’Europa. Una risorsa fondamentale per affrontare l’incertezza con creatività, per ricostruire fiducia nei processi democratici e per progettare un’Europa più giusta, verde e coesa. La Bussola appena lanciata non è dunque una semplice dichiarazione d’intenti, ma un invito a navigare collettivamente verso un nuovo orizzonte culturale europeo, dove sostenibilità, diritti e innovazione camminano insieme.

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