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Firmato un Protocollo d’Intesa per promuovere istruzione, salute e protezione dei minori nelle aree svantaggiate del Paese
UNICEF Italia e l’Associazione I Sud del Mondo ETS uniscono le forze per rafforzare i diritti dei bambini e degli adolescenti nei contesti più vulnerabili del nostro Paese. Il 28 ottobre 2025, a Roma, è stato firmato un Protocollo d’Intesa di durata biennale, con l’obiettivo di sviluppare iniziative concrete a favore dell’infanzia nelle regioni e nei territori italiani caratterizzati da difficoltà economiche e sociali. La collaborazione si fonda su un intento condiviso: rendere effettivi i diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con particolare attenzione a istruzione, salute, protezione da abusi e maltrattamenti, e diritto a crescere in un ambiente sano. Il documento, firmato dal Presidente dell’UNICEF Italia Nicola Graziano e dal Presidente dell’Associazione I Sud del Mondo Pompeo Torchia, segna un passo significativo nel contrasto alle disuguaglianze territoriali che penalizzano i più giovani.
«Il nostro impegno – ha dichiarato Graziano – è rivolto a tutti i bambini, anche a quelli che vivono in contesti di povertà o esclusione all’interno di Paesi ad alto reddito come l’Italia. Questo Protocollo ci permette di raggiungerli in modo più capillare, grazie alla collaborazione con realtà radicate nel territorio». Un messaggio che trova piena sintonia nelle parole di Pompeo Torchia: «Questo accordo ci investe di una grande responsabilità. Vogliamo incidere concretamente sulla qualità della vita dei bambini che vivono in contesti difficili».
Tra le azioni previste rientrano studi sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, eventi formativi e attività di sensibilizzazione che coinvolgano attivamente bambine, bambini e adolescenti, nel rispetto del loro diritto alla partecipazione. Secondo Giuseppe Galati, responsabile scientifico de I Sud del Mondo ETS, «solo un lavoro di rete tra enti, istituzioni e agenzie educative come scuola e famiglia potrà colmare le lacune esistenti e generare un cambiamento duraturo». Con questo accordo, UNICEF e I Sud del Mondo lanciano un segnale forte: promuovere l’inclusione significa agire lì dove i diritti rischiano di restare inascoltati. E farlo insieme, con competenza e visione, può fare la differenza.
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