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Un’infrastruttura strategica per la Costa Vesuviana, che punta al risanamento ambientale e al rilancio turistico del territorio.
Prende corpo il più ambizioso intervento di disinquinamento ambientale della costa vesuviana: sono iniziate a Torre Annunziata, nell’area di cantiere di via Solferino, le operazioni di varo delle condotte sottomarine destinate a convogliare i reflui di Torre del Greco verso il depuratore di Foce Sarno. Si tratta di un passaggio chiave per l’eliminazione degli scarichi a mare nel territorio torrese e per la rigenerazione ambientale del Golfo di Napoli.
Finanziata dalla Regione Campania con 35 milioni di euro e realizzata da Gori nell’ambito del programma Energie per il Sarno, l’opera prevede un nuovo sistema di collettamento fognario lungo 8,8 km, in grado di servire circa 100.000 abitanti. Le condotte – 5,2 km sottomarini e 3,6 km terrestri – trasporteranno i reflui dai depuratori esistenti verso il collettore comprensoriale di Torre Annunziata, già connesso all’impianto di Foce Sarno.
Un progetto dal forte impatto ingegneristico e ambientale, che vede il coinvolgimento sinergico di Regione Campania, Ente Idrico Campano, Gori e le amministrazioni comunali di Torre del Greco e Torre Annunziata. Il varo delle condotte, una delle fasi più spettacolari e complesse dell’intervento, rappresenta una svolta concreta: i tubi vengono trainati in mare per poi essere posati con precisione sul fondale.
«Siamo di fronte a un’opera che coniuga innovazione tecnologica e visione ambientale – ha dichiarato Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania – un’infrastruttura imponente che rafforza la rete depurativa del territorio». Soddisfazione anche da parte di Luca Mascolo, presidente dell’Ente Idrico Campano, che ha ricordato come il progetto Energie per il Sarno abbia già permesso la chiusura di 77 scarichi irregolari su 113.
Il potenziamento della rete di collettamento prevede anche la riconversione dei depuratori esistenti in impianti di pretrattamento e sollevamento, il telecontrollo e il trattamento delle acque meteoriche. Un lavoro capillare che ha già prodotto miglioramenti tangibili nella qualità delle acque trattate, restituendo dignità al paesaggio costiero.
«Questo intervento è destinato a cambiare il volto delle nostre città – ha evidenziato Luigi Mennella, sindaco di Torre del Greco – con benefici diretti per la balneabilità e il rilancio turistico». Una visione condivisa anche da Daniele Carotenuto, assessore alla Mobilità di Torre Annunziata: «Due città unite da un obiettivo comune, capaci di superare i confini amministrativi per restituire al mare la dignità che merita».
Il completamento dell’opera è previsto entro la fine del 2025 e rappresenta un tassello cruciale del percorso di transizione ecologica della Campania, ponendo le basi per una valorizzazione sostenibile della costa vesuviana, tra innovazione infrastrutturale e tutela ambientale.
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