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Nel provvedimento atteso a fine agosto, tempi certi e iter unificato per i nuovi impianti strategici per l’economia e la sostenibilità. Ma il successo dipenderà dalla sua attuazione concreta.
Una svolta normativa che punta a rendere l’Italia più competitiva nella sfida globale all’infrastruttura digitale. È questo uno degli obiettivi principali del nuovo decreto energia in preparazione presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che secondo le dichiarazioni del ministro Gilberto Pichetto Fratin dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri entro la fine di agosto. Il cuore del provvedimento è rappresentato da un iter autorizzativo accelerato e semplificato per la realizzazione dei data center, infrastrutture oggi considerate strategiche non solo per la digitalizzazione del Paese ma anche per la sicurezza energetica e ambientale.
Il decreto prevede l’introduzione di un procedimento unico per il rilascio delle autorizzazioni, con una durata massima di dieci mesi a partire dalla verifica di completezza della documentazione. Le autorizzazioni saranno di competenza regionale o provinciale nel caso di impianti con una potenza fino a 300 megawatt, mentre passeranno direttamente al MASE per quelli con potenza superiore. Un elemento rilevante è la previsione di tempi dimezzati per le valutazioni di impatto ambientale, nel tentativo di coniugare velocità e rigore.
L’intervento normativo intende rispondere a una criticità strutturale ben nota agli operatori: la lentezza e complessità delle procedure autorizzative che in molti casi hanno rallentato o addirittura bloccato progetti industriali anche avanzati. Secondo l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, nel solo 2023 sono stati attivati in Italia oltre ottanta nuovi progetti di data center, con una potenza installata superiore ai 430 megawatt. Una crescita significativa, che però rischia di restare incompiuta senza un adeguato quadro normativo di sostegno.
Il decreto non si limita al settore dei centri dati. Include infatti misure pensate per contrastare lo spread di prezzo tra il gas italiano e quello dei mercati del Nord Europa, introducendo un nuovo meccanismo di aste, gestite da Snam, che permetteranno di offrire gas sul mercato italiano a prezzi più vicini a quelli della borsa di Amsterdam. Inoltre, è previsto il rilancio della gas release, fino ad oggi rimasta inattuata, attraverso l’introduzione di strumenti più flessibili per gli operatori, come la possibilità di cessione bilaterale o l’uso di piattaforme alternative rispetto al GME.
Un ulteriore passaggio riguarda la cosiddetta “tagliola” per evitare la saturazione virtuale della rete elettrica: il decreto stabilisce che tutte le richieste di connessione prive di autorizzazioni definitive o della validazione tecnica di Terna decadano automaticamente, con l’eccezione dei progetti che abbiano già ottenuto un provvedimento di esenzione dalla VIA o l’approvazione della valutazione di impatto ambientale.
Secondo il ministro Pichetto Fratin, si tratta di un provvedimento pensato per “velocizzare gli iter senza rinunciare ai controlli ambientali”, in un’ottica di bilanciamento tra sviluppo industriale, transizione ecologica e attrazione di investimenti. L’auspicio è quello di rendere il sistema energetico italiano più efficiente e resiliente, in linea con le direttrici del PNIEC e del Green Deal europeo. Tuttavia, il successo della riforma dipenderà dalla sua concreta attuazione. Il vero banco di prova sarà la capacità di garantire uniformità interpretativa tra enti locali e amministrazioni centrali, trasparenza procedurale e pieno rispetto dei criteri ambientali. Solo così l’Italia potrà realmente porsi come hub digitale e green del Mediterraneo.
Fonti
https://studiopadovan.com/news/linee-guida-per-le-procedure-di-valutazione-ambientale-dei-data-center-adottate-dal-ministero-dellambiente-e-della-sicurezza-energetica
https://www.agendadigitale.eu/smart-city/data-center-nuove-linee-guida-verdi-ma-resta-il-nodo-burocrazia
https://www.advant-nctm.com/news-e-approfondimenti/verso-la-sostenibilita-energetica-dei-data-center-un-percorso-tutto-da-costruire
https://ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/data-center-normativa-work-progress-opportunita-e-prospettive-gli-operatori-AHUf46r
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