PFAS e servizio idrico: le cinque leve strategiche proposte da Utilitalia per una transizione equa e sostenibile
Sostenibilità

PFAS e servizio idrico: le cinque leve strategiche proposte da Utilitalia per una transizione equa e sostenibile

Dalla sostituzione delle sostanze perfluoroalchiliche alla responsabilità dei produttori, la Federazione lancia un piano d’azione per affrontare la sfida ambientale e tecnologica dei “forever chemicals”

Nel panorama della gestione idrica italiana, il tema dei PFAS – sostanze perfluoroalchiliche note per la loro persistenza ambientale e i rischi per la salute – si impone come una delle questioni più urgenti e complesse. In vista dell’entrata in vigore della Direttiva europea prevista per gennaio 2026, Utilitalia, la Federazione che rappresenta le imprese idriche, ambientali ed energetiche, ha presentato un documento con cinque proposte per affrontare in modo sistemico la transizione verso un servizio idrico sicuro, equo e sostenibile. L’eliminazione e la sostituzione funzionale dei PFAS nei prodotti non essenziali rappresenta il primo punto del piano. Una misura pensata per favorire la transizione dell’industria verso soluzioni più sostenibili, creando un contesto normativo chiaro che stimoli l’innovazione. A ciò si aggiunge la necessità di applicare pienamente il principio “chi inquina paga”, affinché i costi legati all’inquinamento non ricadano sui gestori né tantomeno sui cittadini, ma siano affrontati all’interno di un quadro armonizzato a livello europeo. Il documento sottolinea inoltre l’importanza di investire nella ricerca di alternative ai PFAS, valutandone la sostenibilità ambientale, la sicurezza per la salute e la reale disponibilità sul mercato. Si tratta di un passaggio cruciale per avviare un’evoluzione concreta nei cicli produttivi e nei materiali utilizzati, soprattutto nei settori più a rischio. Le tecnologie di trattamento esistenti, seppur efficaci, presentano ancora costi elevati e limitazioni operative. Per questo Utilitalia richiama l’urgenza di finanziare la ricerca e lo sviluppo di soluzioni più efficienti, scalabili e accessibili, valorizzando le innovazioni emergenti nel campo della filtrazione avanzata e della distruzione definitiva delle sostanze contaminanti. Infine, la Federazione evidenzia il bisogno di sostenere economicamente i gestori dei servizi idrici e ambientali, così come le industrie coinvolte, con strumenti che accompagnino i percorsi di adeguamento tecnologico e normativo. Un approccio che mette al centro la giustizia ambientale, evitando che il peso della transizione ricada solo su alcuni attori del sistema. 

La dichiarazione di Paolo Romano (Utilitalia)

“ La gestione dei PFAS non può essere una responsabilità esclusiva dei gestori, le aziende del servizio pubblico stanno facendo la loro parte, ma servono politiche chiare, risorse adeguate e una regia comune per garantire una reale protezione dei cittadini e dell’ambiente”

In un contesto europeo che si prepara a un cambiamento epocale nella regolazione delle sostanze chimiche, le proposte di Utilitalia offrono una visione concreta per affrontare il problema dei “forever chemicals” attraverso una transizione guidata dall’innovazione, dalla responsabilità e dall’equità.

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