Il mosaico delle leggi sull’eolico in Italia
Energia

Il mosaico delle leggi sull’eolico in Italia

Il mosaico delle leggi sull’eolico in Italia

L’energia eolica in Italia si colloca oggi tra le principali fonti rinnovabili, ma il suo sviluppo è il frutto di una stratificazione normativa lunga e complessa. Le prime norme organiche in materia risalgono al 2003, quando il decreto legislativo n. 387 ha recepito la direttiva europea 2001/77/CE, riconoscendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili come attività di pubblica utilità. Da allora, il sistema autorizzativo per gli impianti eolici ha visto l’introduzione di strumenti come lo scambio sul posto per i piccoli impianti e il principio della conferenza di servizi per ottenere l’autorizzazione unica. Un ulteriore avanzamento si ha con il decreto legislativo n. 28 del 2011, che recepisce la direttiva 2009/28/CE e introduce due importanti modalità autorizzative: la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS), dedicata a impianti eolici di piccole dimensioni, e l’Autorizzazione Unica (AU), prevista per progetti più complessi. Con l’obiettivo di semplificare e rendere più accessibile la realizzazione di impianti FER, il legislatore cerca in questo modo di incentivare l’eolico distribuito sul territorio. Il vero salto normativo si registra nel 2021 con il decreto legislativo n. 199, che recepisce la direttiva RED II (2018/2001/UE). Questa norma amplia il perimetro degli incentivi fino a impianti da 1 MW e introduce ufficialmente le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’autoconsumo collettivo. Viene riconosciuta, in modo più esplicito, l’importanza della produzione di energia elettrica su scala locale e partecipativa. L’attenzione si sposta anche sulla semplificazione burocratica e sulla necessità di integrare meglio le fonti rinnovabili nei contesti urbani e rurali. Il 2024 segna un nuovo punto di svolta. Il decreto legislativo n. 190, noto come “Testo Unico FER”, ha l’obiettivo dichiarato di riordinare in modo sistematico tutta la normativa sulle fonti energetiche rinnovabili. Questo testo introduce le “zone accelerate”, ovvero aree in cui le tempistiche per la realizzazione di impianti eolici vengono ridotte fino a un terzo. In parallelo, il Decreto Ministeriale sulle Aree Idonee, pubblicato il 21 giugno 2024, stabilisce criteri geografici, ambientali e paesaggistici per individuare territori favorevoli allo sviluppo delle rinnovabili. In queste aree, gli impianti eolici possono essere autorizzati con PAS fino a una potenza di 12 MW o tramite procedura VIA semplificata fino a 25 MW. Tuttavia, l’effettiva implementazione delle norme dipende fortemente dal recepimento da parte delle Regioni, che hanno competenza esclusiva in materia di pianificazione territoriale e tutela del paesaggio. Il decreto 190 ha fissato il termine di sei mesi per l’adeguamento delle normative regionali, ma non tutte le amministrazioni sono riuscite a rispettarlo, generando ancora incertezza tra operatori e investitori. Il ruolo delle Regioni è da tempo ambivalente. Alcune, come Puglia e Sicilia, hanno assunto un atteggiamento proattivo nello sviluppo dell’eolico, mentre altre hanno adottato regolamenti restrittivi, rallentando la realizzazione di nuovi impianti. La mancanza di una pianificazione territoriale condivisa e coordinata a livello nazionale crea una geografia dell’eolico a macchia di leopardo, penalizzando le zone con maggiore potenziale. L’eolico offshore costituisce una nuova frontiera normativa. Le coste italiane, soprattutto quelle adriatiche e tirreniche, offrono un enorme potenziale di sviluppo, ma al momento mancano strumenti normativi consolidati e una governance centralizzata. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato i primi iter autorizzativi nel 2025, ma restano numerosi i nodi da sciogliere: dalla tutela degli ecosistemi marini alla coesistenza con attività economiche come la pesca e la navigazione. La complessità del quadro normativo italiano sull’energia eolica è dunque il riflesso di un processo di transizione energetica che cerca di conciliare obiettivi climatici, sviluppo industriale e salvaguardia ambientale. Il mosaico legislativo continua ad evolversi, ma richiede uno sforzo di semplificazione e omogeneizzazione affinché le rinnovabili possano davvero diventare protagoniste del mix energetico nazionale.

Fonti

📜 Fonti legislative italiane

  1. D.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387
    Attuazione della direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica da fonti rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità.
    [Gazzetta Ufficiale n.25 del 31/01/2004]
  2. D.lgs. 3 marzo 2011, n. 28
    Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
    [Gazzetta Ufficiale n.71 del 28/03/2011]
  3. D.lgs. 8 novembre 2021, n. 199
    Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 (RED II) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
    [Gazzetta Ufficiale n.285 del 30/11/2021]
  4. D.lgs. 25 novembre 2024, n. 190
    Norme di razionalizzazione e semplificazione in materia di fonti energetiche rinnovabili. (c.d. Testo Unico FER)
    [Gazzetta Ufficiale n.301 del 29/12/2024]
  5. Decreto Ministeriale 21 giugno 2024 – “DM Aree Idonee”
    Definizione delle aree idonee alla realizzazione di impianti a fonti rinnovabili ai sensi del D.lgs. 199/2021.
    [Pubblicato sul sito MASE e in G.U. a luglio 2024]
  6. D.lgs. 16 marzo 1999, n. 79 (cd. Decreto Bersani)
    Liberalizzazione del settore elettrico, introduzione dei certificati verdi.
    [Gazzetta Ufficiale n.75 del 31/03/1999]

🇪🇺 Direttive europee recepite

  • Direttiva 2001/77/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
  • Direttiva 2009/28/CE (RED I)
  • Direttiva (UE) 2018/2001 (RED II)

🏛️ Fonti istituzionali, ministeriali e regolatorie

  • Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)
    • Comunicati 2024–2025 su iter per impianti offshore
    • Pagina ufficiale “Fonti rinnovabili – Aree idonee e Testo Unico FER”
  • ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente
    • Regolamenti tecnici su comunità energetiche, autoconsumo e incentivi FER
  • GSE – Gestore dei Servizi Energetici
    • Bandi di incentivazione, mappe degli impianti e documentazione operativa
  • ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    • Rapporto sull’eolico e impatto paesaggistico e ambientale (2023–2024)
  • Regioni italiane (Puglia, Sicilia, Veneto, Lombardia)
    • Normative locali su regolamenti urbanistici e paesaggistici per impianti FER

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