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Meno burocrazia, più efficienza e attenzione alla gestione sostenibile delle risorse idriche. Con queste premesse la Commissione Europea ha presentato il 14 maggio 2025 il pacchetto “Omnibus III”, una proposta di riforma della Politica Agricola Comune (PAC) che mira ad alleggerire il carico amministrativo per gli agricoltori, favorendo al contempo la competitività e la resilienza del settore. Il settore agricolo europeo vive un momento di forte pressione. Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire in modo sempre più drammatico, con eventi estremi come siccità prolungate e inondazioni improvvise. A questi si sommano le difficoltà legate alla burocrazia, che da tempo gli operatori del settore denunciano come eccessiva e penalizzante. Le recenti proteste degli agricoltori in diversi Paesi membri hanno riportato con urgenza questi temi al centro dell’attenzione politica.
La proposta della Commissione si inserisce in questo scenario, con l’obiettivo dichiarato di semplificare le procedure senza però tradire gli obiettivi di sostenibilità. Tra le misure principali vi è la riduzione degli oneri amministrativi, che potrebbe far risparmiare fino a 1,58 miliardi di euro all’anno per gli agricoltori, semplificando i controlli e le ispezioni. Particolare attenzione è stata riservata ai piccoli produttori, che potranno beneficiare di esenzioni da alcuni obblighi ambientali e di un innalzamento del tetto per i pagamenti forfettari. Non mancano interventi mirati a rendere più flessibile la gestione delle superfici agricole, come la possibilità di convertire una quota maggiore dei pascoli permanenti, e misure specifiche per migliorare la gestione delle risorse idriche, promuovendo l’adozione di tecnologie efficienti e pratiche agricole resilienti alla siccità. A sostegno di questi interventi, la Banca Europea per gli Investimenti aumenterà i finanziamenti destinati a progetti legati alla tutela delle risorse idriche e alla rinaturalizzazione degli ecosistemi.
Secondo Christophe Hansen, Commissario europeo per l’Agricoltura, si tratta di un pacchetto che vuole rimettere al centro il lavoro degli agricoltori, alleggerendo il peso burocratico e favorendo la produttività nel rispetto delle risorse naturali. Tuttavia, non mancano le critiche. Le principali organizzazioni ambientaliste hanno espresso preoccupazione per un possibile allentamento delle tutele ambientali, sottolineando il rischio di rallentare il percorso di transizione ecologica del settore agricolo. Il dibattito resta aperto e sarà fondamentale monitorare l’implementazione delle misure proposte, per garantire che la semplificazione non si traduca in un passo indietro rispetto agli obiettivi climatici e di sostenibilità. Il pacchetto “Omnibus III” rappresenta dunque un tentativo importante di conciliare competitività e tutela ambientale, in un momento cruciale per il futuro dell’agricoltura europea.
Immagine generata con AI
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