Anie Rinnovabili, transizione in frenata: il 2025 parte in salita per le rinnovabili in Italia
Energia

Anie Rinnovabili, transizione in frenata: il 2025 parte in salita per le rinnovabili in Italia

Fotovoltaico in calo, eolico in crescita e l’urgenza di accelerare verso i target del PNIEC al 2030Nel primo trimestre del 2025, il comparto delle energie rinnovabili italiane mostra segnali di rallentamento. A fotografare la situazione è l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio FER di ANIE Rinnovabili, che registra un calo del 14% nella nuova potenza installata rispetto allo stesso periodo del 2024. A pesare è soprattutto la flessione del fotovoltaico (-19%), frenato nei segmenti residenziale (-39%) e commerciale-industriale (-30%), mentre crescono i grandi impianti: +4% nella fascia 1-10 MW e +28% oltre i 10 MW.Nel dettaglio, tra gennaio e marzo 2025, in Italia sono stati connessi 1.405 MW di nuova potenza da fonti rinnovabili, così ripartiti:

  • Fotovoltaico: 1.244 MW
  • Eolico: 152 MW
  • Idroelettrico: 5 MW
  • Bioenergie: 3 MW

Una performance sottotono se confrontata con le esigenze del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), che prevede una media di 10 GW installati ogni anno fino al 2030. Al ritmo attuale, l’Italia riuscirebbe a malapena ad aggiungere 6 GW nel corso del 2025, rischiando di non centrare i 131 GW previsti per la fine del decennio.Eolico: spinta da impianti utility scaleUn segnale positivo arriva dall’eolico, che segna un incremento del 48% rispetto al Q1 2024, grazie soprattutto alla connessione di due impianti utility scale (oltre 10 MW) in provincia di Foggia. Complessivamente, il 97% della nuova potenza installata proviene da impianti di questa fascia dimensionale.Fotovoltaico: bene i grandi impianti, ma il residenziale frenaIl fotovoltaico è il comparto più dinamico in termini assoluti ma segna una battuta d’arresto: 1.244 MW installati, con un calo complessivo del 19% rispetto al Q1 2024. Il dato più critico riguarda gli impianti di piccola e media taglia, fondamentali per l'autoconsumo e la democratizzazione energetica. Nel dettaglio:

  • Residential (<20 kW): -39%
  • Commerciale-industriale (20-1000 kW): -30%
  • Utility (1-10 MW): +4%
  • Large utility (>10 MW): +28%

Idroelettrico e bioenergie: contributo marginaleModesto ma positivo l’andamento dell’idroelettrico, con 5 MW installati (+63%). Le bioenergie segnano invece un netto calo del 41%, con soli 3 MW connessi, distribuiti in 10 impianti di piccola taglia.Produzione in calo, fabbisogno stabileLa produzione complessiva da FER nel Q1 2025 è stata pari a 25,836 TWh, in calo dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il contributo delle rinnovabili al fabbisogno elettrico nazionale si attesta al 33%, in discesa rispetto al 36% del primo trimestre 2024. Solo il fotovoltaico ha mostrato una crescita produttiva (+14%).Conclusioni: serve un cambio di passo I dati raccolti da ANIE Rinnovabili lanciano un segnale d’allarme. La transizione energetica richiede un'accelerazione concreta, non solo in termini di capacità installata, ma anche sul fronte autorizzativo, infrastrutturale e della partecipazione dei cittadini. Il rallentamento registrato nel primo trimestre rischia di compromettere gli obiettivi climatici dell’Italia e dell’Unione Europea. È il momento di politiche più decise e strumenti più efficaci per sostenere la crescita delle rinnovabili, rendendo realmente competitiva e sostenibile l’intera filiera energetica nazionale.

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