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Dal 19 al 23 maggio 2025, Parma si prepara ad accogliere delegazioni da tutto il mondo in occasione della 22ª Conferenza Internazionale Euro-INBO, organizzata dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (ADBPo) in collaborazione con il Comune di Parma. Un evento che segna il riconoscimento della città emiliana come “Capitale dell’Acqua”, centro internazionale del dibattito sulla gestione sostenibile delle risorse idriche.
L’iniziativa, che gode del patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dell’UNESCO, è promossa in sinergia con l’Ufficio Francese per la Biodiversità (OFB) e vedrà come sede il Centro Congressi Paganini. A inaugurare ufficialmente la settimana sarà una conferenza stampa prevista per martedì 13 maggio presso il palazzo municipale di Strada Repubblica 1.L’evento riunirà rappresentanti di istituzioni europee e internazionali, autorità idrografiche, amministrazioni pubbliche e organizzazioni di bacino provenienti da oltre 80 Paesi. L’obiettivo è quello di confrontarsi sull’attuazione della Direttiva Quadro sulle Acque (WFD), ma anche su altri strumenti normativi e politiche ambientali correlate. Tra i partecipanti, anche delegazioni di Paesi extraeuropei — dall’Asia centrale alla Cina, dall’India al Caucaso — interessati a trarre ispirazione dai modelli europei di pianificazione e gestione integrata delle risorse idriche (IWRM). Il programma della conferenza si articolerà in workshop e sessioni tematiche, con traduzione simultanea in tre lingue (italiano, inglese e francese), e darà spazio ad alcuni dei progetti più innovativi finanziati dall’Unione Europea. Si parlerà di agricoltura e uso sostenibile dell’acqua, adattamento ai cambiamenti climatici, qualità delle acque, riqualificazione fluviale e tutela della biodiversità.
L’International Network of Basin Organizations (INBO), promotore dell’iniziativa, è un’organizzazione internazionale senza fini di lucro, fondata nel 1994 e con sede a Parigi. Conta 192 membri da 88 Paesi, organizzati in reti regionali per facilitare lo scambio di esperienze in base ai contesti geografici. Il segretariato tecnico permanente è affidato all’Ufficio Internazionale per l’Acqua (OiEau). La presenza di INBO a Parma rafforza il ruolo strategico dell’Italia — e del bacino del Po in particolare — nella definizione di nuove politiche idriche capaci di rispondere alle sfide ambientali globali, dalla crisi climatica alla gestione partecipata delle risorse.
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