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ESG: le figure professionali necessarie per le aziende\7
L'ESG HR Manager è una figura emergente nel panorama aziendale, nata dalla necessità di integrare i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nella gestione delle risorse umane. Questo professionista non solo si occupa della selezione e formazione del personale, ma ha anche il compito di garantire che le pratiche aziendali siano etiche, inclusive e in linea con gli standard di sostenibilità. Le sue responsabilità sono molteplici: dall'integrazione dei principi ESG nelle politiche HR, sviluppando un ambiente lavorativo inclusivo e rispettoso dell'ambiente, al lavoro sulla cultura aziendale, sensibilizzando i dipendenti sui valori ESG.
L'ESG HR Manager è ancora una figura in fase di sviluppo in Italia, ma la sua presenza è in forte crescita. Secondo una ricerca LinkedIn, il settore delle risorse umane sta integrando sempre più competenze ESG nei ruoli manageriali. Alcune grandi aziende, soprattutto nei settori bancario, tecnologico e manifatturiero, hanno già inserito questa figura nei loro organigrammi. Secondo un report Deloitte, oltre il 60% delle aziende con più di 500 dipendenti ha avviato iniziative ESG nelle risorse umane, anche se solo una minoranza dispone di un manager dedicato. Tuttavia, con l'evoluzione normativa e la crescente richiesta di responsabilità sociale, la domanda di ESG HR Manager è destinata ad aumentare.
Competenze chiave e formazione richiesta
Per ricoprire il ruolo di ESG HR Manager, è necessario possedere un mix di competenze tecniche e trasversali. Tra le principali troviamo:
- Conoscenza delle normative ESG: padronanza delle regolamentazioni sulla sostenibilità aziendale, tra cui la Direttiva CSRD e il regolamento UE sulla due diligence di sostenibilità.
- Esperienza in gestione delle risorse umane: capacità di sviluppare politiche HR orientate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale.
- Analisi e reporting ESG: familiarità con gli strumenti di misurazione e rendicontazione degli impatti sociali e ambientali delle pratiche HR.
- Comunicazione e leadership: abilità nel coinvolgere e motivare dipendenti e stakeholder verso una cultura aziendale più responsabile.
- Strategie DEI: conoscenza delle best practice per la diversità e l'inclusione, con focus su equità salariale e pari opportunità.
Dal punto di vista formativo, le lauree in scienze della gestione aziendale, economia, psicologia del lavoro o giurisprudenza con specializzazione in diritto del lavoro sono un’ottima base. Inoltre, sempre più università e business school offrono master in sostenibilità e gestione HR.
Normative italiane ed europee di riferimentoLe normative che impattano il ruolo dell’ESG HR Manager sono molteplici. Tra le principali troviamo:
- Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive): obbliga le aziende a rendicontare le proprie performance ESG, inclusi dati su diversity & inclusion e benessere aziendale.
- Regolamento UE sulla due diligence di sostenibilità: introduce obblighi per le aziende di verificare il rispetto dei diritti umani lungo tutta la catena di fornitura.
- D.Lgs. 198/2006 e successive modifiche: regolamenta la parità di genere sul lavoro.
- Norme ISO 30414 e GRI Standards: forniscono linee guida per la misurazione delle performance HR in ottica ESG.
I settori e le aziende che cercano questa figura
La domanda di ESG HR Manager è in aumento, soprattutto nei seguenti settori:
- Banche e finanza: istituti come Intesa Sanpaolo e UniCredit stanno integrando obiettivi ESG nelle strategie HR.
- Tecnologia e telecomunicazioni: aziende come TIM e Vodafone hanno avviato programmi di diversità e welfare sostenibile.
- Industria e manifattura: settori con un alto impatto ambientale stanno introducendo politiche HR orientate alla sostenibilità.
- Grande distribuzione e moda: brand come Gucci e Ferragamo puntano su strategie HR sostenibili per migliorare la reputazione aziendale.
- Settore pubblico e utilities: aziende a partecipazione statale stanno sviluppando programmi di sostenibilità interna e welfare aziendale.
Con l’aumento delle normative e la pressione degli stakeholder per una maggiore trasparenza ESG, il ruolo dell’ESG HR Manager è destinato a consolidarsi. In futuro, si prevede una specializzazione ancora maggiore, con figure dedicate alla diversità e inclusione, gestione dell'impatto ambientale dei dipendenti e compliance ESG. L’adozione di tecnologie come HR Analytics e AI per la sostenibilità permetterà di misurare e ottimizzare le strategie ESG nel settore HR. Inoltre, la crescente attenzione dei dipendenti verso aziende socialmente responsabili renderà questa professione sempre più strategica nel panorama lavorativo globale.
Bibliografia
- Deloitte Italia, "HR e sostenibilità: il futuro delle risorse umane", 2023.
- LinkedIn Italia, "L’impatto ESG nel mondo del lavoro", 2022.
- Il Sole 24 Ore, "Nuove normative e gestione HR sostenibile", 2024.
- Global Reporting Initiative (GRI), "Sustainability Standards for HR", 2023.
- Direttiva UE 2022/2464 (CSRD) e regolamenti correlati.
- Forum Risorse Umane, "Diversity & Inclusion nelle aziende italiane", 2023.
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