Sharing economy e logistica urbana: intervista a iCarry
Sostenibilità

Sharing economy e logistica urbana: intervista a iCarry

 

Gabriele Ferrieri, co-founder iCarry a Festambiente 2017

 Spedizione di pacchi da una parte all’altra della città, in tempi brevi e in modo sostenibile: oggi vi raccontiamo iCarry, la piattaforma di sharing economy al servizio della logistica urbana.

Oggi più che mai, il tema delle smart cities torna prepotentemente nel nostro quotidiano e ci spinge a trovare sempre più soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e i servizi del futuro. Aspetti come la mobilità urbana sostenibile e l’efficienza energetica sono alla base delle città intelligenti che, grazie al contributo della tecnologia, riescono ad essere più prospere e competitive.
Rimanendo in tema, oggi ti presentiamo una startup che ha fatto della sharing economy il proprio mantra: stiamo parlando di iCarry, la piattaforma made in Italy per la consegna di pacchi in città.
Per scoprire di più su questa grande community, abbiamo intervistato Gabriele Ferrieri, co-founder di iCarry insieme a Daniel Giovannetti.

1) Da dove nasce iCarry e quali sono stati i primi passi per dar vita al progetto?

Tra uno scambio di battute, la lettura di un articolo sulle ultime novità tecnologiche e le notizie del telegiornale che scorrevano sul televisore, sorge alla mente l’idea di estendere il paradigma della sharing economy, in tutto il suo successo applicato al business (realtà come Airbnb), a quello della mobilità sostenibile applicato però alle consegne dei pacchi sul corto raggio. Una nuova soluzione alle spedizioni locali intra-cittadine, che rispettasse l’ambiente e risolvesse la logistica dell’ultimo miglio, in chiave innovativa e ottimizzata, grazie all’impiego delle nuove tecnologie IT. Così a giugno 2015, dopo il successo della campagna di crowdfunding reward-based con Eppela in collaborazione con PostePayCrowd (10k raccolti), nasce iCarry, la prima e più grande piattaforma di sharing economy italiana al servizio delle consegne urbane.

2) Come sono strutturate le community locali e a chi si rivolge il vostro servizio?

Essere un iCarrier vuol dire entrare a far parte di un grande team, dai valori e principi condivisi in piena economia collaborativa, instaurando relazioni interpersonali con tutta la nostra community. Milioni di persone ogni giorno si muovono all’interno della città. Grazie a iCarry questo movimento ottimizza la logistica urbana, per una città più ordinata e intelligente. La nostra community ha la peculiarità di essere perfettamente capillarizzata tra le principali città italiane e grazie allo sviluppo della nostra infrastruttura IT 3.0, perfettamente supportata e ottimizzata per svolgere il servizio di consegna, che si rivolge ad una clientela privata, aziendale e istituzionale, con particolare attenzione per e-commerce e negozi/store fisici che necessitano di ampliare il loro servizio di vendita su base locale, grazie alla consegna in giornata dei beni venduti.

 

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3) Ciò che contraddistingue iCarry dai semplici servizi di logistica è la sua filosofia. Quali sono i valori di iCarry e in che modo il servizio riesce a tutelare l'ambiente?

Attraverso l’ottimizzazione delle spedizioni locali intracittadine e tramite l’utilizzo, da parte della nostra community, di mezzi green quali biciclette, auto elettriche e mezzi pubblici, si effettua un servizio di consegna ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente, riducendo così le emissioni di CO2 e degli altri agenti inquinanti.
 Tutto ciò contribuisce alla diminuzione dell’inquinamento delle città, un grave problema che oggi comporta importanti ricadute sulla salute dei cittadini e sui costi dell’assistenza sanitaria.

4) Il principio guida di iCarry è la sharing economy, fenomeno ora in crescita nel nostro Paese. Dal punto di vista di voi innovatori, che ruolo ricoprirà la sharing economy nelle città del futuro e quali sono gli sviluppi più interessanti da seguire al riguardo?

La sharing economy prosegue la sua crescita in Italia e nel mondo. Proprio grazie allo sviluppo e alle implementazioni delle nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana, l’economia collaborativa ha avuto un rinnovato impulso e un crescente aumento di applicazioni. In particolare la mobilità elettrica rappresenta il futuro e le piattaforme di sharing hanno sposato questo percorso promuovendo l’impiego di mezzi elettrici nelle città, al fine di renderle sempre più smart, intelligenti e amiche dell’ambiente.

5) Quali sono le prospettive future e i prossimi obiettivi di iCarry?

Molteplici sono stati gli apprezzamenti, e i numeri che si stanno facendo lo dimostrano (tra premi e riconoscimenti vinti). La praticità del servizio, seguendo la filosofia della sharing economy, ha riscontrato lo straordinario impatto positivo degli utilizzatori, che sono ben lieti di usufruire del servizio o di entrare nella community di iCarry per lavorare come corrieri occasionali urbani. Prossimo obiettivo previsto, dopo il lancio della nuova infrastruttura tecnologica, sarà quello di consolidare il mercato italiano e al più presto internazionalizzare il servizio. Non per niente, il nome iCarry è già internazionale.

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